Sgambe sghembe
E se camminare all’indietro fosse la normalità?
Se i pantaloni si indossassero nelle braccia?
Se si potesse avere per amica una lampada?
50 minuti per elogiare il sottosopra.
Sul palco una figura, sola. Che si incarta, si sorprende, si reinventa continuamente. Che cerca di dar voce al desiderio profondo di mettere in luce tutto quello che è contrario, differenza, diversità, stranezza, insolito.
“Sgambe Sghembe” è uno spettacolo nato su basi clownistiche con l’intenzione di proporre la tematica della diversità attraverso un contesto quotidiano ma personalissimo.
Sono assenti la parola e il testo (compare una breve lettura soltanto nel finale, liberamente rielaborata sui racconti di Gianni Rodari “Il giovane gambero” e “La strada che non andava in nessun posto”) per dare rilievo alle immagini e al corpo.