Che cosa hanno in comune un miliardario, un ricercatore universitario e una truffatrice? Una strana missione.
Tutto comincia con un’insolita proposta di lavoro per Federico, un ricercatore sottopagato dell’università di fisica: dovrebbe andare a Venezia a dare lezioni private ad un eccentrico miliardario. Ma le lezioni che richiede Cristiano, il miliardario, non sono lezioni qualunque: Federico infatti, non solo dovrà insegnargli tutto quello che sa su Christian Doppler e i suoi studi, ma aiutare Cristiano a ripercorrere e rivivere letteralmente tutte le tappe della vita del famoso fisico, ricreando i anche tutti i suoi più famosi esperimenti (come il celebre esperimento dell’orchestra in movimento su un treno).
Claudia, La governante di casa, infatti, sostiene di aver scoperto che Cristiano è la reincarnazione di Doppler e che può raggiungere l’immortalità rivivendone punto per punto la vita (“si sa, non si può morire due volte”); il tutto ovviamente con l’aiuto dei poteri di Claudia (alimentati da sostanziosi assegni). Iniziano così una serie di esilaranti vicende ed equivoci, fino a che i tre, inaspettatamente, rivivendo la vita di Christian Doppler e le sue scoperte, scopriranno il vero segreto della vita eterna…
IL PROGETTO
Teatro e scienza, scienza a teatro. Raccontare la scienza a teatro non è facile, bisogna porsi il duplice obiettivo di non confondere e smarrire il pubblico non erudito sull’argomento e, allo stesso tempo, non annoiare chi invece la materia la conosce molto bene.
Ed è appunto partendo da questi principi che è nato il progetto di “Il curioso caso del dottor Doppler”: raccontare la vita di Christian Doppler, i suoi esperimenti, la sua scoperta e l’importanza che quest’ultima ha avuto, in maniera semplice e, soprattutto, inserendo il tutto in una storia divertente e appassionante con un ulteriore messaggio da raccontare al pubblico, cioè l’importanza di imparare, interessarsi e conoscere.
Lo scopo de “Il curioso caso del dottor Doppler”, infatti, non è solo raccontare un grande uomo e le sue scoperte, ma è far comprendere il peso e l’importanza che lui e altri grandi uomini del suo calibro hanno avuto nella storia dell’umanità. Tutto questo per sottolineare quanto sia essenziale per l’uomo non smettere di cercare, interessarsi, capire e scoprire, perché le grandi menti non erano altro uomini curiosi, ed è grazie alle loro domande che noi oggi abbiamo qualche risposta.
Ma di quesiti ce ne sono ancora tanti, le storie da raccontare non finiscono e noi, in quanto esseri umani, abbiamo il diritto e il dovere di renderci “immortali” attraverso la conoscenza.