Progetto con il patrocinio di
Fondazione Giacomo Matteotti Onlus
Tre ragazzi si apprestano a festeggiare il centododicesimo compleanno della nonna. Nel soggiorno della sua casa, tra confidenze sentimentali, si rappresenta il copione di una storia “vera” drammatizzata da lei e dai suoi nipoti.
Questa volta la storia raccontata, è quella del delitto Matteotti, di alcuni momenti significativi della sua attività politica, il processo, l’arresto e la detenzione di uno dei suoi assassini (Dumini).
I personaggi si fanno attori e poi ancora altri personaggi, allestendo la storia sotto gli occhi dello spettatore che da osservatore diventa vero a proprio testimone della vicenda. Il racconto di nonna Maria è buffo e originale ma i fatti e i dati storici sono tutti esatti e verificabili.
Il 10 giugno 2014 è stato il novantesimo anniversario del delitto Matteotti: questa è la base su cui il nuovo spettacolo di Onda Larsen è stato costruito. Quest’opera, però, non intende parlare soltanto della morte di un uomo, per grande che sia stato, ma dei significati profondi che scelte e idee portano con sé. Perché la morte finisce per essere considerata un “fatto individuale” per la quale si può certo celebrare l’uomo, la sua grandezza, il suo eroismo, la sua integrità morale; ma questo non può – non deve – essere abbastanza, perché svilisce o quasi tradisce il monito stesso di Giacomo Matteotti:
Uccidete pure me, ma l’idea che è in me, non l’ucciderete mai!
Come nello spettacolo viene sottolineato, Giacomo Matteotti era pienamente cosciente del prezzo che avrebbe pagato per la sua idea e le sue denunce. Sembra infatti ancora sentire risuonare la frase che Matteotti rivolse ai suoi compagni di partito dopo aver tenuto il suo discorso alla Camera il 30 maggio del ‘24:
Io, il mio discorso l’ho fatto. Ora tocca a voi preparare il discorso funebre per me.
Doveroso è, quindi, il riferimento ad un altro avvenimento fondamentale: la sera dell’8 settembre, giorno del proclama ufficiale dell’armistizio da parte del maresciallo Badoglio, a Roma fu fondato il primo “Comitato di Liberazione Nazionale” (CLN) ed ebbe inizio la Resistenza, che proprio nell’antifascismo di uomini come Matteotti affonda le proprie radici.
Per questo (e non solo per far conoscere fatti meno noti, solo apparentemente storie minori) si vuole raccontare il “Delitto Matteotti”, evidenziando che è il “fatto collettivo” che si tenta di mettere a fuoco per far giustizia al sacrificio dell’uomo. Quel delitto compiuto da una parte di italiani che, colpendo Giacomo Matteotti, cercarono di affossare in Italia tutti quei valori che invece si dimostreranno ben saldi e forti nel momento in cui si trattò di scrivere la nostra Costituzione.
Scritta da: Lia Tomatis
Regia: Angelo Tronca
Interpreti: Riccardo De Leo, Gianluca Guastella, Lia Tomatis
Genere: commedia di carattere storico
Premi: progetto vincitore del “Concorso di idee Off” di Moncalieri
Spettacolo vincitore del bando “Idee Off” del Teatro Civico di Moncalieri
I personaggi
I personaggi storici vengono raccontati attraverso le vicende e i racconti di personaggi inventati. In una sequenza onirica, inoltre, incontriamo diversi personaggi storici, tra gli altri, lo stesso Matteotti.
Ed è proprio Matteotti il vero protagonista dell’opera, ma viene raccontato attraverso tutti gli altri personaggi che vivono in scena: Amerigo Dumini, uno degli assassini di Matteotti, il barbiere Vincenzo e nonna Maria, che da “voce” narrante si fa interprete e regista dell’evocazione di tutta la storia, grazie anche all’aiuto dei suoi nipoti.
Lo spettacolo è diviso in tre situazioni” (oggi, ieri, incubo) in cui si alternano personaggi inventati e personaggi storici. Questi ultimi si esprimono attraverso stralci di documentazione storica ufficiale.
A chi è rivolto
E’ rivolto non solo ad un pubblico adulto e avvezzo al linguaggio teatrale, ma anche ad un pubblico giovane, composto dai ragazzi delle scuole medie e superiori. L’Istituto della resistenza di Cuneo, infatti, ha riconosciuto la valenza didattica del testo che racconta, attraverso le vicende appassionanti e divertenti dei protagonisti, la Storia, o almeno una parte di essa, del fascismo.
L’Associazione Onda Larsen è al suo secondo spettacolo con una matrice storico-didattica: il primo intitolato “La spedizione dei mille…+5 in ritardo” sull’Unità d’Italia scritto sempre da Lia Tomatis, ha toccato molte scuole del panorama torinese suscitando molti consensi.
Premi e riconoscimenti
Il testo inedito, ha debuttato il 26 Ottobre 2013 al Teatro Civico Matteotti e ha aperto la stagione OFF.
E’ stato vincitore del bando “IDEE OFF” indetto dal Teatro stesso aggiudicandosi il primo premio. E’ stato inserito anche nella rassegna “Piemonte in scenavetrina per giovani compagnie” del circuito Torino Spettacoli.